IL SERVIZIO MILITARE

 

Il servizio militare in Italia dura dieci mesi ed è un dovere di tutti i cittadini maschi che hanno raggiunto i diciotto anni. A quell'età tutti i giovani italiani vengono chiamati alle armi e vengono sottoposti ad una selezione medica e psicologica, in base alla quale vengono ritenuti idonei al servizio o riformati.

Non tutti gli idonei, tuttavia, assolvono gli obblighi di leva a diciotto anni. Molti scelgono di rimandare la partenza per motivi di studio (è possibile rinviarla fino alla laurea o fino ai venticinque anni di età), altri scelgono di fare obiezione di coscienza (rifiutano cioè l'uso delle armi) e vengono assegnati ad un servizio civile (tutela del patrimonio artistico, recupero dei tossicodipendenti, assistenza agli anziani).

 Chi fa il servizio militare vero e proprio può essere assegnato ad una delle tre armi:

1- l' esercito
2- la marina
3- l'aviazione

Dopo un periodo di addestramento che dura solitamente poco più di un mese, i militari vengono assegnati a un reparto, in cui rimangono fino al congedo. Fino a poco tempo fa, per favorire l'integrazione tra il Nord ed il Sud dell'Italia, i militari erano spesso assegnati a reparti molto distanti dalla loro abitazione (un ragazzo proveniente dalla Sicilia veniva mandato in Nord-Italia e viceversa), mentre oggi si tende a favorire i giovani, specie quelli che continuano a studiare, assegnandoli a reparti vicini alla sede dell'università frequentata.

 Al momento del servizio militare un giovane può anche fare domanda per essere ammesso come volontario alla Scuola Militare di Paracadutismo e quindi nel corpo dei paracadutisti (la Brigata Folgore). Mentre, dunque, per la maggioranza dei giovani italiani il servizio militare è considerato solamente un dovere da assolvere, i parà, tutti volontari, compiono una scelta ideologica e sono spesso guardati con sospetto dagli altri giovani, che li considerano degli "invasati", dei "fanatici".

Essendo la Brigata "Folgore" il corpo scelto dell'Esercito Italiano, il più efficiente ed il meglio addestrato, è spesso dai paracadutisti (ma non solo da loro) che vengono tratti gli uomini ed i mezzi per le missioni di pace più impegnative in zone di guerra come la Somalia (nel 1993) o la Bosnia (nel 1997).