Nel sistema della giustizia italiana una persona è innocente fino a quando non sia provato il contrario. Per questo motivo, quando si parla di una persona che è accusata di un reato, o del reato stesso, si deve sempre usare l'aggettivo "presunto/a" (equivalente dell'avverbio inglese "allegedly").

Una persona è, infatti, un assassino o un corrotto o un mafioso soltanto dopo che un tribunale l'ha giudicata colpevole dei reati ascritti; prima di una sentenza ogni cittadino italiano è solo un "presunto assassino", un "presunto corrotto" o un "presunto mafioso".