IL PALIO DI SIENA |
Il Palio di Siena è una corsa di cavalli che ha una tradizione antichissima: si corre, infatti, praticamente senza interruzioni dal 1632 (ma la prima corsa risale alla prima metà del Duecento). La corsa si svolge nella piazza centrale di Siena, una piazza medievale a forma di D maiuscola, che in occasione della competizione viene trasformata in una pista di sabbia tufacea. Il nome di Palio deriva dallo stendardo dipinto, che ogni anno viene "messo in palio" come premio della gara. |
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Nonostante sia un evento che attrae una grande folla di turisti ad ogni edizione, il Palio è una delle poche manifestazioni tradizionali italiane che ha conservato un carattere spiccatamente popolare ed un'enorme importanza per la vita della città. Per i senesi, infatti, tanto la corsa del 16 agosto (il Palio dell'Assunta) quanto quella del 2 luglio (il Palio della Madonna di Provenzano) sono gli eventi più importanti dell'anno. Ogni contrada si prepara per tutto l'anno al giorno in cui si corre il Palio e vincerlo è una fonte di gioia grandissima.
La divisione della città di Siena in zone dette contrade è antichissima, così come sono antichi i nomi di ognuna di esse, che derivano dai simboli (animali ed oggetti) che campeggiano sulle loro bandiere. Oltre ai simboli, ad ogni contrada sono associate delle combinazioni di colori, ed è dai colori del vestito del fantino e dei finimenti del cavallo che si riconoscono le contrade durante la corsa.
Le contrade che corrono il Palio sono:
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Ad ogni edizione corrono dieci delle diciassette contrade viventi. Le sette contrade che non corrono il Palio di luglio corrono di diritto ad agosto, insieme ad altre tre che vengono estratte a sorte.
La giornata del Palio comincia con la benedizione del cavallo dentro la chiesa del quartiere, continua con il corteo in costume, che si snoda per le strade del centro storico della città e culmina in Piazza del Campo, con l'esibizione degli sbandieratori e la corsa, che viene trasmessa in diretta dalla RAI. La corsa vera e propria dura pochi minuti, tre giri del campo al galoppo (e a pelo: i fantini sono seduti direttamente sul cavallo, senza sella), ma l'emozione è grandissima.
Dopo la corsa -mentre nelle contrade sconfitte molti piangono delusi
- gli abitanti della contrada che ha vinto corrono da Piazza del Campo al
Duomo, portando in trionfo il fantino e il palio. Nella cattedrale, quindi,
tutti cantano un "Te Deum" di ringraziamento per la vittoria.
Per i "contradaioli", la vittoria di un Palio è l'occasione
per festeggiare e, per più giorni, li si vede mangiare, bere e cantare
per le strade di Siena fino a tarda notte.