LA VITA POLITICAITALIANA |
Dal 1946 l'Italia è una repubblica democratica. Dal 1860 fino alla Seconda Guerra Mondiale l'Italia era stata governata da una dinastia reale, i Savoia, e per venti anni (dal 1923 al 1943) dalla dittatura fascista. Nel 1946 il popolo italiano ha scelto attraverso un referendum a suffragio universale (al quale, cioè, partecipavano anche le donne) la forma di governo della repubblica. |
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La Repubblica Italiana è organizzata come una repubblica parlamentare: i cittadini eleggono i loro rappresentanti (i parlamentari), che si riuniscono a Roma in due assemblee distinte: la Camera e il Senato. Il Presidente della Repubblica, eletto ogni sette anni dal Parlamento, sceglie ogni quattro anni un primo ministro, un parlamentare, cioè, incaricato di formare il governo che proporrà le leggi al parlamento per tutto il tempo che durerà la sua legislatura (o fino a quando avrà l'appoggio della maggioranza dei parlamentari).
Il capo del governo (un sinonimo del titolo "primo ministro") sceglie i ministri che si occuperanno ciascuno di un settore della vita del paese. I ministeri più importanti sono il Ministero del Tesoro, che si occupa degli aspetti economici della vita del paese, il Ministero della Difesa, dal quale dipendono l'esercito, la marina, l'aviazione, il Ministero degli Interni, che assicura l'ordine pubblico, il Ministero della Sanità, che fornisce il servizio sanitario nazionale, il Ministero dei Trasporti, che cura la gestione delle Ferrovie dello Stato e la costruzione delle strade statali, ed infine il Ministero della Pubblica Istruzione, da cui dipendono le scuole statali italiane.
In Italia i parlamentari sono scelti attraverso le elezioni politiche. Ogni quattro anni o anche più frequentemente, quando si ha (cosa che accade spesso) una "crisi di governo", gli italiani votano per i candidati alla Camera ed al Senato. Anche se a volte alcuni candidati scelgono di proporsi come "indipendenti" dalle organizzazioni di massa, di solito i parlamentari vengono eletti nelle liste dei partiti.
A differenza di quanto accade negli Stati Uniti, in Italia fino a pochi anni fa ci sono stati moltissimi partiti. Negli ultimi anni invece, ispirandosi ai modelli americano e inglese, anche in Italia i partiti si sono alleati in due "poli". Il Polo delle Libertà (nel quale sono confluiti i partiti del centro-destra) e L'Ulivo (nel quale si sono riuniti i partiti del centro-sinistra).
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