CHE |
1- Faccio il / la ... |
LAVORO FAI? |
2- Sono (un /una) ... |
E' interessante notare che tra le due possibilità faccio
/ sono, l'italiano preferisce usare il verbo fare,
quasi a voler distinguere la professione dall'identità personale. |
- I cosiddetti "lavori" si possono distinguere in tre categorie:
1- |
i mestieri, che prevedono un'attività
prevalentemente manuale |
2- |
le professioni, che prevedono
in genere studi più avanzati |
3- |
le arti, che permettono una maggiore
creatività |
Vi è poi un'altra categoria, che può andare sotto il nome
di altri, per quei lavori che non
hanno come primo scopo la retribuzione economica e per alcune condizioni
che non sono propriamente "lavori".
Fai click sulla categoria che ti interessa per avere un'elenco dei lavori
più comuni.
- In italiano i nomi che indicano un lavoro possono restare invariati
(l'architetto), o mutare da -o in -a (il
fioraio/la fioraia) o addirittura cambiare suffisso dal maschile
al femminile. Non vi sono regole per determinare se un nome cambi o meno
e in che maniera cambi nel passaggio al femminile, ma si può dire
che i suffissi più comuni sono:
MASCHILE |
FEMMINILE |
-ore (l'attore) |
-ice (l'attrice) |
-ore (il professore) |
-essa (la professoressa) |
-ente (lo studente) |
-essa (la studentessa) |
Fai click qui per sapere come ci si rivolge alle persone, a seconda
della loro occupazione: come rivolgersi
a ...